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Noto, Corrado Bonfanti si ricandida a Sindaco e lancia “Noto 2020”

Da dove iniziare per raccontare il pomeriggio in sala Gagliardi, il pomeriggio del varo di “Noto 2020”? La domanda, di non facile risposta, ci riporta ai tanti “fermoimmagine” dell’ufficializzazione della ricandidatura a Sindaco di Corrado Bonfanti, e quindi partiamo dalla relazione dettagliata di quanto fatto in questi cinque anni, o dall’impeto del vice Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Campisi nel suo intervento iniziale? Oppure cominciamo descrivendo la traboccante Sala Gagliardi o ancora le lacrime di commozione dello stesso Bonfanti, seduto inizialmente in prima fila, accanto alla moglie Giusy?
Una scelta va fatta ed allora partiamo, invece, da una dichiarazione dell’attuale Sindaco di Noto che, sciogliendo le riserve degli ultimi tempi, ha deciso di rimettersi in gioco e tentare la riconferma a Palazzo Ducezio: “Partiamo da ultimi, perchè l’aver amministrato mette in una posizione, rispetto agli altri candidati, di svantaggio. I numeri di oggi, qui in questa sala, nonostante la presenza così numerosa, non ci dicono che abbiamo già vinto perchè so per certo che sarà dura e difficile. Quindi da oggi, dalla nostra partenza in questa campagna elettorale, occorrerà avere idee chiare, visione lunga e barra dritta”. La consapevolezza e la conoscenza hanno avuto nel pomeriggio di ieri il loro massimo momento di condivisione con l’elettorato: chi lo è stato, chi lo sarà ed anche chi non lo sarà mai. Al suo fianco, nel ruolo di moderatore del pomeriggio, il Capo di Gabinetto Frankie Terranova che esordisce così: “Sono riuscito a superare i momenti di emozione in tantissime occasioni, ma vedere stasera la sala così piena mi toglie davvero il fiato. Questo, però, dimostra che si è lavorato bene, senza alcuna ombra di dubbio. Ed inoltre vedere nello stesso luogo chi ha appoggiato l’Amministrazione Bonfanti (presente la Giunta al completo, tanti consiglieri comunali di maggioranza, ed anche esponenti politici cittadini, n.d.r.) ma anche i nostri oppositori significa che la Città ha una dialettica viva, un costante confronto”. Dopo Terranova spazio al Presidente del Movimento “Impegno per Noto”, Corrado Celeste, sintetico e diretto nell’esplicitare il suo pensiero: “Sono davvero felice, il nostro Sindaco ha lavorato per il bene della Città ed i risultati ottenuti sin qui sono eccellenti. Pertanto il sole è ancora alto e vogliamo che resti alto, grazie Corrado”. Quasi un crescendo rossiniano, mentre la Sala Gagliardi ha esaurito tutti gli spazi, e si riempiono le stanze laterali, ecco Giovanni Campisi che da perfetto opening act ( nella musica si intende l’artista che precede il protagonista principale di un concerto per scaldare il pubblico, n.d.r.) fa vibrare la sala.
“Oggi parlare da qui, a tutta questa gente è un orgoglio. Corrado Bonfanti è stato un Sindaco che ha lavorato per cinque anni in maniera indefessa, forse poco capace di elargire baci ed abbracci come qualcun altro (scatta l’applauso dal pubblico, n.d.r.) ma in grado di portare risultati concreti alla città. In questa sede voglio parlare dell’inizio, della campagna elettorale del 2011, di “Progetto Noto”, di quella coalizione che è riuscita a rimanere inalterata sino ad oggi. Voglio parlare della coerenza e di accordi politici che sono stati sempre rispettati, sin da quello che determinò come Presidente del Consiglio Comunale Corrado Figura e che sino alla scadenza del mandato naturale non subirà cambiamenti. Così “Noto 2020” oggi è la naturale prosecuzione di Progetto Noto del 2011 e così voglio chiudere citando una frase di Alcide De Gasperi: “Un politico guarda alla prossima elezione, uno statista alla prossima generazione”.
E infine – rivolgendosi a Bonfanti- vogliamo farti un regalo, un breve video che racchiude questi cinque anni”. Finito il video, ancora palesemente emozionato, Corrado Bonfanti si alza e si rivolge alla sala con una premessa sui modi e le intenzioni con cui verrà affrontato questo periodo: “Noi vogliamo essere autentici, il nostro stile potrà essere condiviso o meno, ma noi non abbiamo bisogno di prendere le distanze dalla vecchia politica e non usiamo i simboli dei partiti secondo l’appeal del momento. “Noto 2020″ è ancora da costruire e per farlo abbiamo entusiasmo e cerchiamo entusiasmo e come garanzia tutte le cose realmente fatte sin qui”. A questo punto inizia il lungo elenco e non dimenticando, come recita lo slogan scelto che si è già a metà dell’opera, ha spiegato la riflessione maturata sulla sua ricandidatura: “La sera, già tardi, tornando a casa dopo giornate di lavoro ho spesso pensato di mollare ( e qui la commozione si fa forte ed è costretto a fermarsi, n.d.r.). Ci ho pensato molto. La realtà è che tanto è stato fatto ma tanto ancora si deve fare. Qualche esempio: la sede unica per tutti gli uffici comunali; la stabilizzazione di 134 lavoratori che senza la mia presa di posizione forte oggi sarebbero per strada; servizi anagrafe on line. Questo solo per parlare di macchina burocratica in un momento di svolta epocale con tutti i cambiamenti che ci sono stati. Si parla anche di lavoro ed io voglio dire, innanzitutto, che la Pubblica Amministrazione può solo creare opportunità ed allora riporto qualche dato: dall’1 luglio 2011 ad oggi sono state effettuate 43 gare ad asta pubblica, ci sono stati 133 cottimi d’appalto e 36 trattative private, per un totale di 18 milioni di euro in attività appaltate. Ed ancora voglio parlare di ciclo dei rifiuti, della situazione pregressa, che abbiamo ereditato, in cui tutto era sbagliato e di come abbiamo dovuto rivoluzionare sino a vedere oggi sorgere il Centro Comunale di Raccolta e che si chiuderà con la realizzazione del Centro di compostaggio. Perchè solo dalla convenienza nasce l’esigenza di innescare il percorso virtuoso”. Corrado Bonfanti è ormai un fiume in piena: ” Il Prg a gennaio vedrà l’approvazione dello schema di massima che deve essere si condiviso ma, soprattutto, tecnicamente impeccabile. E l’acqua pubblica? Quella è stata un’autentica battaglia vinta dal sottoscritto insieme con l’indimenticato Corrado Bianca ( commosso, affettuoso l’applauso scattato in sala, n.d.r.). Ma non abbiamo la bacchetta magica ed ancora ci sono delle difficoltà, non mi vergogno a dirlo”. A grandissime linee, dunque, si è tracciato il percorso di cinque anni targati Bonfanti da cui “Noto 2020” riparte con ulteriori progettualità sui tre grandi temi scelti: turismo, enogastronomia e agricoltura. “Non vogliamo altro sviluppo: turismo culturale (aree museali) con i progetti del Gal Eloro su Noto antica e di Efian; turismo sportivo con il nuovo velodromo che sta sorgendo in via Cavarra e che intitoleremo a Paolo Pilone; l’incremento di strutture nell’area del Palatucci, e la piscina comunale che ospita eventi nazionali; turismo religioso, per il quale stiamo lavorando insieme con Curia e Vescovo in direzione dell’apertura del museo diocesano sito all’interno del palazzo Landolina, e in occasione dell’anno Corradiano il restyling dell’eremo. E tutto questo partendo dalla consapevolezza che in un periodo di forte recessione a Noto dal 2013 al 2015 sono state aperte 407 nuove attività a fronte delle 116 che invece hanno smesso, con un bilancio che chiude con il segno +, e ciò significa che qui si investe, qui si crea business. E noi abbiamo governato nel periodo di massima crisi e dei continui tagli nei trasferimenti regionali e nazionali”. E si avvia alla conclusione: “Cosa dobbiamo continuare a fare? Vedere il completamento del Museo Civico, con Efian quello del museo medievale in centro e a Noto antica; portare a compimento il progetto di housing sociale all’ex Fiat, con cui siamo primi nella graduatoria siciliana per la costruzione di 19 alloggi , 5 attività commerciali e una sala teatrale e cinematografica. Per non parlare della riqualificazione dei corpi illuminanti, e della consegna dei nuovi loculi cimiteriali”. E dopo un’ora circa Corrado Bonfanti chiude:  “Vi assicuro una cosa: il mio entusiasmo è quello del 2011 e nessuno potrà batterci. Forza Noto”.
Emanuela Volcan 

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