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Sciopero della fame, due detenuti muoiono al carcere di Augusta

Due detenuti sono morti nel giro di poche settimane l’uno dall’altro a seguito dello sciopero della fame che avevano inscenato all’interno del carcere di Augusta. Si tratta di un detenuto siciliano e di un cittadino russo. La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per entrambi gli episodi per comprendere quali fossero i motivi che li hanno indotti a rifiutare di nutrirsi e se questi due decessi potessero essere evitati. Il prolungamento del rifiuto del cibo avrebbe provocato una debilitazione tale che, quando i due detenuti sono stati ricoverati in ospedale, era ormai tardi.

“Apprendiamo con rammarico di queste disgrazie che dimostrano come il lavoro del poliziotto penitenziario è unico, delicato e particolare e tale deve essere affrontato, purtroppo non sempre è così”. Lo afferma la segreteria provinciale del Sippe, un sindacato di Polizia penitenziaria – la polizia penitenziaria viene invece ricordata solo quando accadono fatti simili, e non per le condizioni lavorative con cui spesse volte sono costretti ad operare. Inoltre “Come sindacato chiediamo con forza che venga modificato l’articolo 336 del codice penale, prevedendo un aggravante speciale, quindi un inasprimento della pena, per chiunque usa violenza o minaccia il Poliziotto Penitenziario” sottolinea il Sippe.

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