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Travolse in auto 13enne: si aggrava la posizione giudiziaria dell’imputato

Il pubblico ministero Giancarlo Longo ha avanzato in udienza una contestazione suppletiva a carico del diciannovenne, che il 14 settembre 2013, alla guida di una Fiat Punto, ha travolto e ucciso la tredicenne Claudia Quattrocchi, mentre stava attraversando a piedi le strisce pedonali, non fermandosi dopo l’impatto per prestarle soccorso ma costituendosi a distanza di ore presso la caserma dei carabinieri di Augusta.

Nel corso dell’udienza preliminare, celebrata ieri mattina, il rappresentante della pubblica accusa ha sollevato nei confronti dell’imputato l’accusa di omicidio colposo aggravato dall’assunzione di sostanze stupefacenti. Il Gup del Tribunale di Siracusa, Patricia Di Marco, ha sostanzialmente accolto la richiesta del pubblico ministero, che di fatto dà un segnale importante nel percorso della Giustizia sul tema dell’omicidio stradale e quindi sull’inasprimento delle pene per chi incorre in tale reato.

Il Gup ha accolto la richiesta del legale difensore di ottenere un termine a difesa per meglio organizzare la strategia difensiva, fissando la nuova udienza del processo per il 23 settembre prossimo.

Al cospetto del giudice per le indagini preliminari c’è la storia di una vita spezzata prematuramente e in maniera assurda. L’incidente avvenne di sera e solo per puro caso la vettura non piombò anche sull’amica della vittima, che subì gravi lesioni alla spalla, mentre nulla è stato possibile fare per strappare Claudia alla morte.

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